Una Poltrona per Due, il capitalismo messo alla berlina da un classico del Natale

Una Poltrona per Due, il capitalismo messo alla berlina da un classico del Natale

In Italia il film è diventato un classico del periodo natalizio, trasmesso ogni anno in televisione da Italia 1 per via dell’ambientazione, si tratta di una commedia leggera e divertente che però affronta con sana e intelligente irriverenza temi molto interessanti: “Una Poltrona per due” è molto più di quanto può sembrare

 

Una commedia sulla società capitalistica

La Duke and Duke è una prestigiosa compagnia finanziaria posseduta dai fratelli Randolph e Mortimer Duke e il pomposo e perbenista Louis Winthorpe III è il loro attento direttore, al punto che è fidanzato con la loro nipote, l’altezzosa e bellissima Penelope. I due, emblema della spietatezza del potere vero, discutono sul fatto che il successo di un uomo dipenda dall’ereditarietà oppure dall’ambiente e di rimando dagli stimoli che l’individuo riceve. I fratelli allora decidono di scommettere la cifra simbolica di un dollaro scambiando le posizioni di Wintorpe, manager di successo ai vertici della società, con quella di Billy Ray Valentine. Quest’ultimo è un barbone afroamericano a caccia di espedienti per campare che finge di essere mutilato alle gambe dopo aver combattuto nella Guerra del Vietnam per chiedere in modo più convincente l’elemosina. Il titolo originale in Inglese del lungometraggio è Trading Places, gioco di parole intraducibile che fa riferimento alla professione di intermediario finanziario che si scambiano i due personaggi principali. Grazie alla grande influenza che esercitano i potentissimi Duke il piano per rovinare la vita a Louis lo porta a ridursi allo stato di mendicante, privo di averi e affetti, mentre Ray ben presto mostra di avere un insospettato fiuto degli affari, sostituendo brillantemente il suo titolato predecessore. John Landis, autore ironico e disimpegnato ma allo stesso tempo graffiante, con Una Poltrona Per due nel 1983 ha affrontato la commedia classica: il risultato è uno dei titoli più iconici di sempre. Italia Uno trasmette ininterrottamente il titolo il 24 dicembre in interrottamente a partire dal 1997, rendendolo un classico di Natale, per via del periodo dell’anno in cui è ambientata la vicenda che però non ha altro a che vedere con temi natalizi. Anche se inizialmente il film è stato pensato per la coppia Richard Pryor-Gene Wilder i due protagonisti hanno il volto di un’altra coppia comica formata da un nero e un bianco: Eddie Murphy e Dan Aykroyd, che sembrano fatti apposta per interpretare l’emarginato accattone Valentine e l’irreprensibile broker, cioè intermediario di transazioni finanziarie, Wintorpe. Teatro della vicenda è una natalizia Filadelfia e l’incipit del film è scandito dalle note dell’Overtoure dell’opera lirica Le Nozze di Figaro composta da Wolfgang Amadeus Mozart: in effetti gli ingredienti per un film di successo ci sono tutti. La vicenda di un ricco e un povero che si scambiano di posizione rimanda Il principe e il povero, romanzo scritto da Mark Twain nel 1881, classico della letteratura inglese, ma il riferimento più preciso allo stesso tema è quello al racconto dello stesso autore intitolato La banconota da un milione di dollari. Preso di mira è il capitalismo liberista, dominato dalla finanza predatoria che crede di aver pieno potere sulle vite altrui grazie a un potere sostanzialmente illimitato. Doppi, inganni, equivoci e appunto ribaltamenti dei ruoli pongono la pellicola a pieno titolo nel genere della commedia.

Il regista John Landis
Il regista John Landis

 

Un cast perfetto

Il soggetto di origine letteraria è stato rielaborato dagli sceneggiatori Timoty Harris e Herschel Weingrod. Jamie Lee Curtis interpreta la prostituta dal cuore d’oro Ophelia, ruolo che le valse un BAFTA Award come miglior attrice non protagonista e che che fece decollare la sua carriera. Ralph Bellamy e Don Ameche, che interpretano i fratelli Duke, furono due stelle della Hollywood classica. I due tornarono a interpretare lo stesso ruolo in un cameo de Il Principe Cerca Moglie, pellicola del 1988 diretta dallo stesso Landis e con Eddie Murphy protagonista, dove vengono mostrati i due ex miliardari ridotti a barboni. Kristin Darnell, che interpreta Penelope, la fidanzata altolocata di Winthorpe, è stata una modella molto richiesta dai grandi marchi per poi creare un una propria linea di abiti da donna: il suo passaggio al cinema è stato quindi piuttosto episodico. L’attore inglese Denholm Elliot, che presta il volto al garbato maggiordomo Coleman, è stato un caratterista tra i più apprezzati. Il produttore Aaaron Russo, coinvolto nella realizzazione di molte pellicole di successo, fu poi autore proprio di un documentario che denunciava proprio il sistema finanziario americano e internazionale e le elites che lo controllano. E i due protagonisti? Se Dan Aykroyd era già noto al grande pubblico per il successo planetario di Blues Brothers accanto al compianto John Belushi, Eddie Murphy con Una poltrona per due è diventato una stella di prima grandezza del cinema. James Belushi, fratello del più noto John, compare brevemente nella scena dello scambio di valigette in treno. Breve cameo anche per Giancarlo Esposito, attore noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo di antagonista nella celebre e pluripremiata serie televisiva di Breaking Bad, che interpreta uno dei compagni di cella di Valentine quando viene incarcerato all’inizio della vicenda. Frank Oz regista di molte commedie di successo e creatore dei Muppets insieme all’animatore e  burattinaio Jim Henson, ha una breve parte nei panni di un poliziotto corrotto. Il regista John Landis con questa affermazione, capace di mettere d’accordo pubblico e critica, assurge definitivamente a regista simbolo degli anni ’80 e della commedia americana.

I travestimenti per trafugare la valigetta
I travestimenti per trafugare la valigetta

 

Ereditarietà, ambiente e non solo

Il successo in società o l’emarginazione dipendono dall’ereditarietà o dall’ambiente? Mortimer ritiene che alcuni siano geneticamente predisposti alla delinquenza o all’affermazione mentre Randolph sostiene che sia l’ambiente nel quale la persona si trova a crescere e vivere a determinare il destino di un un soggetto. La domanda che si pongono i fratelli Duke e che costituisce il motivo della scommessa che è il motore del film è tutt’altro che banale e ha posto discussioni a cui la scienza ha cercato a lungo di rispondere. Per rispondere sono stati fatti esperimenti su gemelli o omozigoti, originati cioè dallo stesso ovulo fecondato e che quindi condividono larghissima parte del codice genetico. Se i geni giocano un ruolo per certe cose l’ambiente e di conseguenza le scelte e lo stile di vita osservato sfuggono a una facile sudditanza all’ereditarietà. Esempio interessante è uno studio condotto dal Registro Gemelli finlandese, atto a misurare l’influenza di geni e ambiente sullo stile di vita di gufi e allodole, cioè chi tende a far tardi e chi invece ad alzarsi presto la mattina. L’attitudine sarebbe facilitata da alcuni geni ma su quanto questi influiscono circa la lunghezza della vita c’è una precisazione determinante da fare. E’ il maggiore uso di alcol, tabacco e droghe, comunemente più parte delle abitudini di chi fa tardi a incidere negativamente sulla salute e sulla longevità di quelli che vanno a dormire più tardi. Anche i gemelli nel corso degli anni, specie se sottoposti a sollecitazioni e ambienti diversi, si differenziano, pertanto non si può parlare di geni dell’intelligenza e geni della timidezza. Questo riguarda anche lo stato di salute e la comparsa di eventuali malattie. La scoperta dell’Epigenetica da parte del biologo Bruce Lipton dimostrato come l’espressione del DNA, cioè l’applicazione di quanto scritto nel codice genetico, è enormemente influenzata da fattori ambientali, rendendo il quadro ancora più complesso. Più precisamente modificare le convinzioni e le percezioni con le quali si filtrano le informazioni ambientali significa modificare la regolamentazione con cui si determina il processo di lettura del codice genetico e quindi si determina le caratteristiche fenotipiche dell’individuo, cioè l’insieme delle sue caratteristiche morfologiche e funzionali.

I Duke offrono la direzione della compagna a Valentine
I Duke offrono la direzione della compagna a Valentine

 

Il finale spiegato: I futures

La scena chiave ambientata a Wall Street in cui Wintorpe e Valentine si vendicano dei due stakeholder riducendoli al lastrico e guadagnando una cifra immane di denaro, permettendo loro di realizzare il vero sogno americano di autorealizzazione è tra le migliori della pellicola, un concentrato di adrenalina e realismo, tanto che le comparse sono veri agenti di scambio impegnati in borsa. Tuttavia il modo in cui i due protagonisti riescono a trionfare non è di facile comprensione a chiunque, in quanto riguarda il funzionamento di alcuni meccanismi della finanza. Innanzitutto occorre specificare che la  Duke & Duke tratta, come già visto titoli di beni di consumo e materie prime. I clienti, sulla base delle loro convinzioni circa l’andamento di una determinata merce, passano gli ordini ai Duke e questi ultimi li finalizzano per loro conto. La società guadagna sempre, sia che i prezzi salgano che se i prezzi scendano. Naturalmente la società di investimento non compra fisicamente la merce, ma dei derivati , cioè strumenti finanziari il cui valore deriva dall’andamento del valore di una attività ovvero dal verificarsi nel futuro di un evento osservabile oggettivamente e quindi traducibile in profitto. I fratelli Duke hanno corrotto un commissario governativo per ottenere un rapporto annuale dal Dipartimento di Agricoltura statunitense sul raccolto di arance. Conoscere i numeri produzione anticipo significa avere un vantaggio competitivo considerevole al momento della compravendita dei futures contracts  sul succo d’arancia. Dietro il peso di questa informazione c’è la legge di domanda e offerta: quando un bene è disponibile in gran quantità il suo prezzo si abbassa. Quando l’offerta diminuisce il prezzo sale. I futures sono dei particolari tipi di contratto molto diffusi in ambito finanziario soprattutto per le operazioni di acquisto e vendita di materie, chiamate nel gergo commodities. Queste comprendono le materie prime tra cui fonti energetiche come petrolio e gas e  i prodotti alimentari come nel caso del film. Si tratta di uno strumento derivato standardizzato, negoziato su mercati regolamentati, tramite il quale acquirente e venditore si impegnano  ad acquistare o vendere, ad una data futura, una determinata quantità di merce o attività finanziaria  a un prezzo fissato all’atto della stipula del contratto che permette di vendere o acquistare qualcosa non nell’immediato, ma in certo momento futuro, in date definite. Di solito più la data del contratto si allontana dal momento presente più questa dà spazio al presentarsi di speculazioni finaziarie. Siccome l’effettivo scambio di beni avverrà in futuro, nel momento in cui si chiude l’accordo non necessariamente il venditore possiede già la merce che si è impegnato a vendere, ma scommette che da qui al momento concordato il prezzo scenderà, quindi potrà acquistare quel prodotto a un prezzo vantaggioso e rivenderlo a un prezzo, quello stabilito adesso, più alto, guadagnandoci. Al contrario, l’acquirente scommette che il prezzo della merce salirà, quindi la compra ora a un prezzo che considera conveniente e poi potrà eventualmente rivenderla al nuovo prezzo di mercato, guadagnando dalla differenza. In Una poltrona per due, Winthorpe e Valentine approfittano di questo meccanismo. I due riescono a ottenere in anteprima un rapporto sull’andamento del mercato delle arance, e scoprono che quell’anno la raccolta è andata molto bene. Redigono però un rapporto falso, in cui scrivono che la raccolta è andata male, e fanno consegnare con uno stratagemma ai fratelli Duke, i quali prevedono subito che il prezzo delle arance salirà in futuro: è la legge della domanda e dell’offerta, secondo cui se un bene è molto scarso il suo valore aumenta. I Duke decidono quindi di comprare subito una grande quantità di arance, pensando di approfittare del prezzo attuale prima che inizi a salire. Anche altri investitori seguono il loro esempio, facendo davvero salire il loro costo. Al contrario, Winthorpe e Valentine iniziano a stipulare dei futures come venditori: si impegnano cioè a vendere le arance in futuro, a un prezzo che in quel momento viene considerato molto conveniente dagli altri investitori, convinti che il raccolto sarebbe stato scarso. Poco dopo però il Ministro dell’Agricoltura comunica i risultati ufficiali del rapporto: solo a quel punto tutti scoprono che in realtà la raccolta di arance è andata bene. Gli investitori, tra cui i Duke, capiscono di aver comprato un’enorme quantità di arance a un prezzo eccessivo, e iniziano a rivenderle a un prezzo necessariamente basso. Valentine e Winthorpe diventano così acquirenti e comprano le arance a un prezzo più basso rispetto a quello a cui si sono impegnati a vendere poco prima, grazie alle informazioni giuste che conoscevano in anticipo. Questa differenza permette loro di accumulare una fortuna: prima hanno venduto a prezzo molto alto, e poi hanno comprato a uno molto basso. I Duke, invece, hanno sperperato il loro patrimonio comprando a un prezzo ben superiore a quello reale. La sadica scommessa dei magnati trova così il contrappasso: Wintorpe e Valentine si scambiano una banconota da un dollaro in faccia ai due fratelli.

Il trionfo sugellato dal contrappasso della scommessa dei Duke
Il trionfo sugellato dal contrappasso della scommessa dei Duke

La Eddie Murphie Rule

I Duke, corrompendo un funzionario governativo, possono sapere in precedenza com’è andato il raccolto delle arance, dato assolutamente riservato, e utilizzano, o intenderebbero utilizzare, questa informazione per trarne profitto, i fratelli si rendono colpevoli di insider trading, che è, per l’appunto, la compravendita di strumenti finanziari da parte un insider, cioè di una persona che, per la posizione che ricopre, è a conoscenza di informazioni privilegiate che vengono sfruttate per ricavare profitto. Winthorpe e Valentine riescono a trafugare quelle informazioni confidenziali non ancora diventate pubbliche con uno stratagemma. L’impossesarsi di informazioni riservate è una pratica nota come insider trading, che oggi è illegale, ma non lo era all’epoca del film, dove era possibile grazie a un vuoto legislativo in materia. Tale mancanza venne colmata nel 2010, con una legge chiamata “Eddie Murphy Rule”. Questa, così chiamata in onore dell’attore che presta il volto a Billy Ray Valentine, regolamentare l’utilizzo di informazioni privilegiate nel mercato delle commodities. L’approvazione nel 2010, del Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act, a firma dell’allora Presidente degli Stati Uniti d’America Barak Obama, risulta essere uno dei documenti più importanti per Wall Street, la Borsa di New York. La sezione 746 di questo atto contiene proprio l’Eddie Murphy Rule, secondo cui è illegale utilizzare informazioni non pubbliche per commerciare nel mercato dei Futures. Si parla di informazioni provenienti da enti e agenzie come la Federal Reserve,  il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, o il Ministero dell’Agricoltura, come nel caso della pellicola. 

Scena chiave a Wall Street
Scena chiave a Wall Street

 

 

Conclusioni

Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau nel 1762 scrisse nel saggio Il Contratto Sociale che “è un pensiero da schiavi pensare che coloro che dominano il mondo sul piano economico e politico se lo meritano”. Chi sta ai vertici giustifica i propri privilegi tramite la retorica del merito. Il mito per cui la ricchezza e l’affermazione nella società siano necessariamente legati a una questione di merito è duro a morire. La convinzione che chi sta in alto sia migliore degli altri e non sia semplicemente un privilegiato serve alla classe dominante per autolegittimarsi e ai poveri e gli emarginati per accettare con meno frustrazione la propria condizione. Tale assunto su cui poggia lo status quo, e che quindi in fondo fa comodo un po’ a tutte le parti, viene polverizzato in questa esilarante vicenda di scambio di ruoli, che funziona a meraviglia nelle quasi due godibilissime ore della pellicola. Molto spesso i ricchi godono di circostanze favorevoli, le quali infatti vengono scambiate dai due protagonisti del film. Louis Winthorpe III ha scoperto a sue spese di vivere in un ambiente falso e utilitaristico, dove, dietro un non troppo spesso velo di buonismo, tutti sfruttano tutti e non c’è spazio per sentimenti genuini e vera solidarietà. I suoi finti amici e la sua fidanzata opportunista lo scaricano infatti pressoché all’istante quando, appena caduto in disgrazia, non soddisfa più i criteri per far parte della loro cerchia di privilegiati. Lui e Billy Ray Valentine sono ben più simili di quanto poteva apparire all’inizio e questa favola moderna offre una strepitosa rivincita ai due, che riescono a sovvertire i ruoli con i veri padroni, i fratelli Duke, che hanno tutto garantito e per cui qualsiasi attività oltre gli affari diventa un gioco fino a quando non perdono i propri privilegi. Una poltrona per due locandinaA scegliere di stare dalla parte di Winthorpe  quando le cose per lui vanno male sono proprio due persone considerate ben lontane dall’alta società a cui lui orgogliosamente apparteneva: il fido maggiordomo Coleman e la prostituta Ophelia, la quale sì è desiderosa di farsi largo con i mezzi che la natura le ha dato a disposizione. I principi della “donna di strada” si rivelano essere ben più sani della rispettabile Penelope, che come visto stava accanto a Winthorpe solo per comodità e non esita a scaricarlo appena le cose per lui precipitano ricorrendo come scusa a un facile moralismo di facciata. La parte più debole del film è quella in cui i protagonisti riescono a trafugare i dati confidenziali dall’agente ministeriale corrotto tramite uno scambio di valigette che avviene con un rocambolesco e un po’ forzato scenario da slapstick comedy. Loius, Billy, Ophelia e Coleman ricorrono a travestimenti per confonderlo, facendo ironicamente leva su macchiette e luoghi comuni (su tutti quello di Valentine si spaccia per un ricco studente camerunense) che in epoca di cancel culture sarebbero stati ottusamente presi di mira dai benpensanti fautori della finta inclusività. La scena decisiva a Wall Street, cui i protagonisti si giocano il loro destino, oggi sarebbe molto diversa per via dello sviluppo delle tecnologie digitali che rendono obsoleti resse e taccuini. Sicuramente il mondo della borsa era molto più cinematografico prima, infatti la frenesia della scena continua a entusiasmare il pubblico di un film che, come il vino, sembra migliorare con il tempo. Si potrebbe moralisticamente osservare che i due protagonisti rischiano di diventare come i due arroganti fratelli che si erano presi gioco delle loro vite, trasformandosi a loro volta in intoccabili privilegiati, e che si suggerisca l’idea che una vita felice equivalga semplicemente a una vita agiata, ma questo esula dalle finalità del film. Gli “eroi” trionfano mostrando l’ipocrisia di una società che si professa equa e solidale ma dove in realtà gli individui contano solo per quanto possono essere utili e il denaro che riescono a spostare. I nostri vincono, si creano la loro fetta di paradiso e tutti vissero felici e contenti. Proprio quel che si chiede a una pellicola che fa riflettere con spensieratezza e il sorriso sulle labbra.

 

Trading Places poster
Trading Places poster del film
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David Sciuga

Si è laureato con lode prima in Lettere Moderne poi in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi della Tuscia. Successivamente ha conseguito il Master di II livello in Management presso la Bologna Business School. La sua tesi di laurea magistrale “La critica della civiltà dei consumi nell’ideologia di Pier Paolo Pasolini” è stata pubblicata da "OttoNovecento", rivista letteraria dell'Università Cattolica di Milano, ed è tuttora disponibile sul portale spagnolo delle pubblicazioni scientifiche Dialnet. Da giornalista pubblicista ha lavorato per il Nuovo Corriere Viterbese e per diverse testate locali, inoltre è anche blogger e critico cinematografico. Ha collaborato con il festival teatrale dei Quartieri dell’Arte e con l’Est Film Festival, di cui è stato presidente di giuria. Come manager di marketing e comunicazione ha lavorato per STS Academy, agenzia di formazione di security e intelligence. Il suo racconto "Sala da ballo" è stato incluso nell’antologia del primo concorso letterario nazionale "Tracce per la Meta". Successivamente è stato premiato con il secondo posto al Premio Internazionale di poesia “Oggi Futuro” indetto dall’Accademia dei Micenei. È stato moderatore di conferenze di geopolitica dove sono intervenuti giornalisti di rilievo nazionale. L'animal fantasy "Due fratelli" è il suo primo romanzo, pubblicato con la casa editrice Lulu.com, a cui segue il romanzo di formazione "Come quando ero soldato". Collabora con il web magazine "L'Undici". Parla correttamente l'inglese, possiede elementi di francese e tedesco.

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