Unexpected, corto sulla diversità che folgora i social

Unexpected, corto sulla diversità che folgora i social

Un brevissimo ma fulminante cortometraggio dai tempi comici serrati. Un attore voglioso di far sentire la propria voce senza compromessi. Come mezzo una delle piattaforme social più seguite. Questi sono gli ingredienti dell’inaspettato e travolgente successo di Unexpected.

Un cortometraggio dall’umorismo british

Un breve cortometraggio ispirato allo humor inglese ha  folgorato Tik Tok nel giro di pochi giorni arrivando a superare il mezzo milione di visualizzazioni.  “Io ho realizzato questo lavoro per prendere in giro i paradossi dell’identità etnica con l’obbiettivo di veicolare il concetto che voglio esprimere a più persone possibile. L’idea è nata dopo aver visto un cortometraggio britannico, rielaborando la sua idea di fondo per comunicare un messaggio che mi sta particolarmente a cuore. Il nonsense da un lato serve a divertire dall’altro vuole spiazzare il pubblico spingendolo allo stesso tempo alla riflessione, con la finalità di enfatizzare la natura spesso fallace di molti pregiudizi legati alla diversità” spiega Yoon C. Joyce, attore e artista a tutto tondo (come scrittore ha pubblicato un romanzo ed è anche un apprezzato pittore), attivo in produzioni cinematografiche italiane e internazionali.  Cometti è ideatore, regista, sceneggiatore, attore principale, e produttore insieme alla Deodami Studios, casa cinematografica di base a Milano fondata da David Milesi e Diandra Elettra Moscogiuri. Nel cast, accanto a Yoon, figurano Antonio Russo, Livio Kone e la neozelandese Nikki Roberts. Gli attori nei dialoghi sottotitolati utilizzano l’italiano, l’inglese, il francese, fino ad arrivare al dialetto bergamasco.

AntonioRusso scaled
Antonio Russo, l’attore con cui si apre la scena
Yoon C  Joyce
Yoon C. Joyce, attore e regista
Livio Kone scaled
Livio Kone
Nikki Roberts
Nikki Roberts

Il messaggio dell’opera

Il lavoro è interamente girato in piano sequenza, per cui ogni minima imperfezione ha voluto significare rifare tutto daccapo, incluse le pause, fondamentali per i tempi comici. Esistono due versioni del cortometraggio: una in orizzontale e un’altra in verticale, proprio quest’ultima è diventata virale sull’ormai celebre social network Tik Tok sfondando in pochissimo tempo il muro delle 600.00 visualizzazioni, popolarissimo soprattutto fra i giovanissimi. La storia comincia mostrando un uomo che si è perso, questi incrocia poi un passante più giovane, interpretato da C. Joyce, chiedendogli se parla in italiano per chiedere indicazioni, ricevendo una risposta negativa…in italiano, dando il là a una situazione via via più surreale con un effetto a valanga dove incrociano il proprio cammino persone di etnie diverse. Figurano infatti in totale tre uomini, un italiano, una persona di origine asiatica, una di origine africana, e una donna anglosassone intenta a fare jogging.

Il corto Unexpected su Tik Tok
Il corto Unexpected su Tik Tok

“Questo corto dalla durata di due minuti è la mia maniera di dire che vecchi stereotipi presenti a volte nel cinema, soprattutto in Italia, dove l’origine di un attore troppo spesso lo relega a ruoli macchiettistici e stereotipati, sono ormai avvertiti dal pubblico, soprattutto da quello costituito dalle nuove generazioni, come superati – continua – l’approccio al cinema deve cambiare perché i tempi sono cambiati anche grazie a una più ampia prospettiva che si è diffusa su alcuni temi. Il 90% dei commenti al video dimostra che la stragrande maggioranza di chi lo ha visto  ha compreso e recepito il messaggio che mi ero prefisso di veicolare: questo mi fa immensamente piacere” racconta l’attore e regista. Bisognerebbe travalicare i cliché pur senza approdare al paradosso opposto, mantenendo l’attenzione al realismo della messa in scena e all’accuratezza storica. Quello che si tocca è un tema delicato, che però è importante affrontare in maniera serena e il più possibile equilibrata. L’attore italiano originario della Corea del Sud ha vissuto sulla propria pelle di uomo di cinema una situazione avvertita come svilente e limitante. L’interprete nato a Seoul ma che ha messo radici a Bergamo ha dovuto faticare non poco all’inizio della sua carriera per trovare una dimensione artistica a sé congeniale. Le offerte che gli arrivavano dalle case di produzione infatti gli proponevano esclusivamente piatti ruoli da asiatico orientale: i personaggi in questione erano sagome scritte in maniera monodimensionale in cui si ricorreva a luoghi comuni non di rado fin troppo approssimativi.

Un altro tassello nella svolta della carriera di C. Joyce

Studio, perseveranza e dedizione sono stati una moneta che ha pagato e questo cortometraggio costituisce un ulteriore piccolo ma significativo mattone del nuovo percorso professionale che l’attore si è lastricato. Dopo il successo internazionale della serie fantascientifica spagnola Paraiso, C. Joyce è presente in ruoli di rilievo nel cast di tre film di successo disponibili sulla nota piattaforma di video on demand Amazon Prime Video, con i quali l’indirizzo impartito al proprio percorso attoriale viene confermato in modo netto e chiaro. Ne Il ragazzo e la Tigre veste i panni di un bracconiere che si contrappone ai due protagonisti, un bambino e un cucciolo di tigre, entrambi orfani. Grosso Guaio all’Esquilino vede Yoon invece interprete chiave in un’ironica parodia dei film di formazione incentrati sulle arti marziali come l’iconico Karate Kid. L’attore presta il volto e le movenze a un improbabile maestro di kung fu tutto da ridere. Figura anche nel cast della produzione statunitense State of Consciousness, thriller psicologico in cui un adolescente cerca di sfuggire da una situazione kafkiana, dove  C. Joyce interpreta una guardia dell’istituto dove il protagonista è imprigionato.

La fortuna aiuta gli audaci. E chi sente davvero di avere qualcosa da dire.

Il cortometraggio Unexpected di Yoon C. Joyce 

Riferimenti

Yoon C. Joyce su MyMovies

Yoon C. Joyce sul database cinematografico IMDB

Pagina di Wikipedia in lingua italiana su Yoon C. Joyce

Deodami Studios sul database cinematografico IMDB

 

Author Image
David Sciuga

Si è laureato con lode prima in Lettere Moderne poi in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi della Tuscia. Successivamente ha conseguito il Master di II livello in Management presso la Bologna Business School. La sua tesi di laurea magistrale “La critica della civiltà dei consumi nell’ideologia di Pier Paolo Pasolini” è stata pubblicata da "OttoNovecento", rivista letteraria dell'Università Cattolica di Milano, ed è tuttora disponibile sul portale spagnolo delle pubblicazioni scientifiche Dialnet. Da giornalista pubblicista ha lavorato per il Nuovo Corriere Viterbese e per diverse testate locali, inoltre è anche blogger e critico cinematografico. Ha collaborato con il festival teatrale dei Quartieri dell’Arte e con l’Est Film Festival, di cui è stato presidente di giuria. Come manager di marketing e comunicazione ha lavorato per STS Academy, agenzia di formazione di security e intelligence. Il suo racconto "Sala da ballo" è stato incluso nell’antologia del primo concorso letterario nazionale "Tracce per la Meta". Successivamente è stato premiato con il secondo posto al Premio Internazionale di poesia “Oggi Futuro” indetto dall’Accademia dei Micenei. È stato moderatore di conferenze di geopolitica dove sono intervenuti giornalisti di rilievo nazionale. L'animal fantasy "Due fratelli" è il suo primo romanzo, pubblicato con la casa editrice Lulu.com, a cui segue il romanzo di formazione "Come quando ero soldato". Collabora con il web magazine "L'Undici". Parla correttamente l'inglese, possiede elementi di francese e tedesco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.