Il Global Covid Summit è un’associazione con un suo regolare statuto, che comprende principalmente medici e scienziati uniti per portare avanti una battaglia finalizzata a garantire le cure precoci, e ad invitare pertanto il governo, le grandi società farmaceutiche e tecnologiche a “farsi da parte”; a non interferire con censura e ritorsioni e di lasciare che venga onorata la sanità per ristabilire un rapporto medici-pazienti ormai danneggiato da sfiducia e corruzione. Molti di questi professionisti hanno ruoli importanti, come ad esempio la co-fondatrice Ira Bernstein, in forza al Canadian Covid Care Alliance e all’Università di Toronto; o il membro Paul Alexander, epidemiologo ed ex consulente senior del Dipartimento della Salute degli Stati Uniti. Figura anche, tra i tanti, la dottoressa Tess Lawrie, fondatrice di uno dei centri che propose per primi l’invermectina – il British Invermectin Reccomandation Developement – per alcuni inefficace, per altri da rivalutare. Basti sapere che tra gli associati compaiono soggetti appartenenti alle migliori università sparse nel mondo, manager e specialisti di medicina d’urgenza, medicina polmonare, terapia intensiva e molte altre aree richiamate dall’emergenza Covid.
The Declaration IV
Il Global Covid Summit ha diffuso una dichiarazione congiunta firmata da 17.000 medici e scienziati che esprimono una fortissima contrarietà allo stato di emergenza, richiamando il governo e le grandi aziende farmaceutiche a fare in modo che si ripristini la credibilità e l’integrità scientifica, e ad affrontare i crimini contro l’umanità commessi in questi ultimi due anni pandemici. I 17.000 medici della “Dichiarazione IV” – come è stato chiamato il documento – si dicono leali al Giuramento di Ippocrate e appartenenti ad una comunità medica molto più ampia rispetto a quella corrotta oggi dominante, che non vuole essere compromessa e che è disposta a subire la rappresaglia della parte degenerata della sanità globale per salvare la salute dei cittadini. Sempre i medici del GCS sottolineano che da parte loro vengono riconosciute come disastrose le politiche di salute pubblica COVID-19 imposte a medici e pazienti. Le misure restrittive insieme ai rimedi vaccinisti sono definibili come “Il culmine di una alleanza corrotta tra medici, e alcune parti delle istituzioni, organizzazioni farmaceutiche, sanitarie e assicurative insieme ai fondi finanziari che le controllano..” aggiungendo che questi poteri “si sono infiltrati nel nostro sistema medico a tutti i livelli, protetti e supportati da una alleanza parallela di big tech, media, accademici, agenzie governative che hanno tratto profitto da una catastrofe orchestrata”. Porre fine a questa “alleanza corrotta” e indicare i crimini contro l’umanità da essa compiuti è una delle priorità dichiarate dall’associazione.
Viene sottolineato inoltre che è a causa di questa unione di interessi degenerata è stata compromessa l’integrità delle migliori società accademiche ” Generando un’illusione di consenso scientifico sostituendo la verità con la propaganda“. Vengono messe sotto accusa affermazioni anti-scientifiche di professionisti in TV, censure sui dati, intimidazioni e licenziamento di medici e scienziati compiute solo aver detto la verità, o talvolta solo per non aver nascosto risultati clinici, o addirittura – tanto per non farsi mancare niente – per aver semplicemente curato con metodi o farmaci normali in grado di salvare vite. Uno dei punti cardine dell’associazione della “Declaration IV” è infatti quella delle cure tempestive domiciliari, di gran lunga più efficaci di “Iniezioni forzate di terapia genetica, che non è nè efficace nè sicura“
Il documento, oltre a denunciare la censura e il conseguente impedimento ai cittadini di accedere ad una informazione sana e non propagandistica, cita a chiare lettere il libro di Klaus Schwab, noto fondatore del World Economic Forum, nonché autore di “Covid-19: The Great Reset”, un saggio di poco meno di 300 pagine che i medici del GCS identificano come prova che “La leadership di questa alleanza ha chiaramente affermato che la loro intenzione è quella di sfruttare il COVID-19″ aggiungendo che quest’ultimo, è stato usato come “opportunità” per ripristinare la nostra intera società globale, cultura, strutture politiche ed economia.
I medici e gli scienziati del Global Covid Summit evidenziano che centinaia di studi clinici portati avanti e analisi sui dati raccolti hanno dimostrato il loro successo nell’elaborare una strategia sul Covid in grado di guarire gran parte dei pazienti, e da questo vengono esternate le priorità dell’associazione volte a chiarire che le vaccinazioni genetiche sperimentali devono terminare; devono essere usate cure tempestive salvavita; gli stati di emergenza nazionali devono essere interrotti:
- Dichiariamo che la privacy medica non dovrebbe mai più essere violata e tutte le restrizioni di viaggio e sociali devono cessare.
- Dichiariamo che le maschere non sono e non sono mai state una protezione efficace contro un virus respiratorio nell’aria nell’ambiente della comunità.
- Dichiariamo che devono essere stabiliti finanziamenti e ricerche per danni, morte e sofferenza da vaccinazione.
- Dichiariamo che nessuna opportunità dovrebbe essere negata, inclusi istruzione, carriera, servizio militare o cure mediche, per la riluttanza a fare un’iniezione.
- Dichiariamo che le violazioni del primo emendamento e la censura medica da parte del governo, delle società tecnologiche e dei media dovrebbero cessare e la Carta dei diritti deve essere rispettata.
- Dichiariamo che Pfizer, Moderna, BioNTech, Janssen, Astra Zeneca e i loro abilitanti hanno nascosto e omesso volontariamente informazioni sulla sicurezza e sull’efficacia di pazienti e medici e dovrebbero essere immediatamente incriminati per frode.
- Dichiariamo che il governo e le agenzie mediche devono essere ritenute responsabili.