Bitcoin ed Ethereum quale differenza.
Sempre più spesso si sente parlare di in economia di criptovalute, un concetto che sembra esser destinato ad avere grandi sviluppi nell’economia del prossimo futuro.
Una criptovaluta, riportando la definizione di Banca d’Italia, costituisce una rappresentazione digitale di valore ed e’ utilizzata come mezzo di scambio o detenuta a scopo di investimento.
Le criptovalute possono essere trasferite, conservate o negoziate elettronicamente.
Due di queste stanno assumendo particolare importanza:
Bitcoin ed Ethereum.
Bitcoin ed Ethereum quale differenza c’è?
Entrambe sono criptovalute e si entrerà nel dettaglio di questa definizione in altre sedi.
Dando per scontato, per il momento, che tutti abbiano un’idea se pur sommaria di criptovaluta, cerchiamo di comprendere nello specifico tra Bitcoin ed Ethereum quale sia la differenza.
La scelta di Ethereum per fare un paragone è dovuta al fatto che, tra il crescendo di criptovalute che si stanno creando nel panorama mondiale, in parallelo al Bitcoin,
Ethereum è in assoluto la più famosa e diffusa come concorrente.
Bitcoin è nata essenzialmente per effettuare on-line acquisti anonimi, senza l’occhio vigile dell’Agenzia delle entrate e, purtroppo, per acquistare anche illegalmente droghe, armi, finanziare il terrorismo.
Con Bitcoin si può praticare la pirateria informatica comprando servizi digitali a un costo inferiore o corsi di formazione, musica, videogiochi, film, abbonamenti digitali.
Un mezzo sostanzialmente non di per sé nocivo, ma al contempo e per sua natura, facilmente impiegabile per scopi illegali e socialmente dannosi.
Ethereum, Ada, Litecoin, Dash, Miota, XLM, Eos
e molte altre, si presentano come
alternative rispetto a Bitcoin.
Bitcoin venne fondata nel 2009 da un anonimo, probabilmente un’intera membership o un gruppo ristretto di persone, sotto lo pseudonimo di
Satoshi Nakamoto.
Chi sia questo Satoshi Nakamoto non si sa, non si è mai saputo e non si saprà mai con comprovata certezza.
Quello che si conosce è che questa “entità” ha creato una rete per transazioni on-line con criptovaluta
di cui è impossibile risalire al creatore fisico o al server madre,
poiché ogni singolo nodo usato per le transazioni è di per sé un server madre.
Qualora il valore di Bitcoin diventasse eccessivamente
alto da minacciare la sicurezza mondiale,
o il sistema economico globale,
non sarebbe possibile arrestare nessuno,
né far chiudere alcunché.
Dal lato dei fautori delle criptovalute grazie a Bitcoin hanno sempre garanzia di anonimato e dell’approccio anarchico garantito dal sistema dei Bitcoin.
Bitcoin non ha un capo fisico rintracciabile, sia esso in una persona o in un gruppo,
non è possibile arrestarne il flusso in quanto è praticamente impossibile individuare un qualsivoglia soggetto fisico,
o componente hardware che “stampi” la moneta digitale.
Bitcoin ed Ethereum quale
è la differenza sostanziale
tra le due criptovalute?
la prima risponde a pieno al concept dell’anarchia digitale, avendo creato un sistema nel sistema invisibile ed irriconoscibile.
Ethereum, a differenza di Bitcoin, ha un leader fisico, carismatico e coinvolto nei gangli del meccanismo politico internazionale.
In Ethereum, a differenza che per Bitcoin, esiste una organizzazione fisica strutturata
che opera come lobby finanziaria, contrattando addirittura con i governi sovrani politiche monetarie e finanziarie.
Il leader di Ethereum è il suo fondatore,
il giovanissimo Vitalik Butarin.
Quest’ultimo ha configurato il suo progetto non come una realtà di fatto distribuita, quale il caso di Bitcoin,
bensì come una sorta di start-up con una precisa impalcatura da impresa: più precisamente una fondazione.
In Ethereum è presente un’impalcatura gerarchica ed organizzativa, un ufficio marketing con tanto di supporto mediatico dedicato.
Ethereum, come le numerose altre criptovalute concorrenti a Bitcoin,
è definibile come una sorta di riedizione tracciabile della criptovaluta madre Bitcoin;
capostipite quest’ultima del concetto stesso di blockchain e valuta digitale.
Bitcoin è invece nato spontaneamente da nerd da garage,
ignari che stavano creando qualcosa di altamente speculativo;
essi intendevano dare corpo ad un qualcosa di buono per la comunità rispondendo alla loro idea anarchica di giustizia e libertà.
Scopi discutibili, ma sicuramente idelaistici e, nella loro concezione eu-topistica, finalizzati ad offrire alla società globale
un’alternativa al capitalismo statale,
un qualcosa che sfuggisse ai controlli dei governi, alle tasse, alla tracciabilità.
In merito all’aspetto dell’interesse lobbistico delle concorrenti a Bitcoin, va citato l’episodio
dell’incontro tra Vitalik e Putin per discutere su come Ethereum potesse inserirsi all’interno del sistema finanziario russo.
Questo perché lo scopo di Ethereum, a differenza del Bitcoin, è quello di dare corpo ad una fondazione privata
per servire e finanziare il progetto di business privato di Vitalik.
Esso non è quello di creare un sistema anti-statale di una valuta digitale distribuita alle masse.
Bitcoin è un sistema decentralizzato,
parcellizzato,
cellulare.
Un network inattaccabile con delle logiche prettamente anarchiche e “socialiste”, o perlomeno così si presenta e si vende all’opinione pubblica.
Ethereum è una start-up, un’organizzazione imprenditoriale a tutti gli effetti
con lo scopo di concertare e negoziare la propria influenza con il potere sovrano costituito.
Ehtereum e le altre criptovalute in circolazione
possono essere attaccate e distrutte dal sistema politico sovrano, a differenza di Bitcoin che può invece minarne le fondamenta.
Bitcoin potrebbe configurarsi come una minaccia terroristica, qualora lo volesse, poiché ha una natura asimmetrica e nodale.
