Riceviamo e pubblichiamo questo articolo di Rossano Capocecera, manager d’azienda, con laurea in ingegneria chimica e Master Executive MBA, e amministratore locale
Un’economia basata sulla mutua collaborazione e che sappia almeno in parte prescindere dagli scambi monetari è una risorsa in questi tempi di crisi da Covid-19 ma può rivelarsi anche una preziosa carta per chi fa impresa anche nel futuro e un valore imprescindibile per una società che vuole migliorare se stessa
Il mondo è iper accelerato, il flusso di informazioni che riceviamo quotidianamente è elevato, molto spesso diventa obsoleto nello stesso momento in cui ne prendiamo atto. Le key words dalle quali siamo bombardati in questa fase sono: crisi, incertezza, ripartenza, ansia.
Sono parole che influenzano fortemente il “sentiment” della persona proiettandola in uno stato di blocco, di paura all’azione, di scoraggiamento verso qualsiasi progettazione del futuro. Non c’è visione.
Uno stato deleterio capace di innescare un loop inerziale negativo senza ritorno.
Tra le tante teorie economiche che in questi giorni molti esperti cercano di presentare per trovare dei punti di riferimento dai quali disegnare una nuova società, una, in particolare, mi ha suscitato una serie di riflessioni:
«Un gioco può essere descritto in termini di strategie, che i giocatori devono seguire nelle loro mosse: l’equilibrio c’è, quando nessuno riesce a migliorare in maniera unilaterale il proprio comportamento. Per cambiare, occorre agire insieme»
John Nash, matematico ed economista vincitore del Premio Nobel per l’Economia nel 1994.
Questo passaggio sintetizza quello che nella “Teoria dei Giochi” si definisce l’equilibrio di Nash in cui in un qualsiasi sistema nessuno giocatore ha interesse ad essere l’unico a cambiare la propria strategia.
“Per cambiare occorre agire insieme”
questa la risultante del nuovo approccio al sistema economico, in particolare quello locale. È possibile pensare ad una spallata in avanti se il tessuto economico locale struttura una rete. Una rete di interessi di sviluppo economico e sociale per migliorare la propria azienda, impresa, negozio, ristorante, pizzeria.
La crescita della rete implica una crescita esponenziale delle singole imprese appartenenti alla rete stessa.
Di contro, rete di reti contribuirà alla formazione di nuovi tessuti ed indotti tali da migliorare la competitività e la qualità.
Tutto questo avrà un impatto anche sul tessuto sociale locale, migliorandone la qualità della vita.
Per questo è necessario porsi con entusiasmo al cambiamento,
alla cooperazione tra imprese con l’obiettivo di migliorare
l’impresa stessa e il proprio territorio.
Una forte criticità con la quale dobbiamo e dovremo convivere a lungo sarà proprio la gestione dei flussi di cassa, la carenza di liquidità, la gestione alternativa dei costi senza perdere in qualità e competitività.
Da questi driver nessuno potrà prescindere ecco quindi l’importanza di fare rete, network con aziende diverse dal proprio settore con le quali instaurare rapporti di collaborazione.
Network che nella migliore delle ipotesi potrebbe portare ad uno sfogo internazionale.
Esistono diversi strumenti che potrebbero essere messi in atto per supportare la liquidità a sostegno dello sviluppo.
L’utilizzo dei circuiti commerciali di credito. Questi circuiti non sostituiscono il fatturato ma supportano fortemente lo sviluppo, il networking, sopperendo in parte alla mancanza di liquidità scambiando i propri beni e/o servizi.
In Italia ci sono circuiti come Bexb.it, Sardex.net oppure Tibex.net. Questo dei circuiti di credito è un mercato complementare che permette, appunto, non solo di supportare ma di liberare liquidità. Sono strumenti di finanziamento e di marketing.
Anche questo è un modo di ripensare l’economia, o meglio ancora, nel riqualificare il concetto di prodotto/servizio nel senso del valore aggiunto che il prodotto/servizio può dare senza sminuirlo e racchiuderlo in un semplice numero detto prezzo.
Negli ultimi anni si è sempre più enfatizzato il concetto di prezzo piuttosto che di valore di un bene.
Il post-Covid molto probabilmente dipingerà un nuovo senso dell’economia basata sul valore e sull’entusiasmo che le persone metteranno nel crearlo.
Rossano Capocecera